Ogni settimana, durante i nostri incontri di scrittura creativa, almeno tre o quattro di noi leggono a voce alta i propri racconti, e non sempre la voglia di confrontarsi con gli altri basta a rendere facile questo momento: spesso la bocca si impasta, la voce trema o si rompe, sembra mancare il respiro oppure, per l’imbarazzo e la tensione, si tende a leggere così velocemente che gli altri non riescono a seguire la storia. Abbiamo chiesto aiuto a Chiara Migliorini, operatrice teatrale e direttrice della scuola Lotus, affinché ci desse qualche dritta per non rimanere a corto di fiato dopo appena due minuti di lettura. Ma poi ci è venuta voglia di dedicare un intero pomeriggio alla questione, ed ecco che sabato 16 febbraio ci siamo riuniti in via Oberdan n. 15, in tuta e calzettoni di cotone, per capire che collegamento c’è tra respirazione ed emozioni e molte altre cose interessanti su noi stessi, il nostro modo di esprimerci e di rapportarci con gli altri: il gruppo di scrittura si è unito al gruppo di teatro e ad altre persone simpatizzanti, dando vita a un incontro ricco di spunti di riflessione per tutti.
Ecco qualche commento direttamente dalla pagina Facebook dell’evento:
È stato bellissimo! Grazie a tutti per aver donato qualcosa di voi! Tante emozioni, tanti pensieri, un’atmosfera fantastica… A presto! Chiara Migliorini
Emozionante, ancora ci sto ripensando e scopro qualcosa che da troppo tempo, avevo sepolto infondo a quel lago… grazie! Flavia M.
Bel pomeriggio. grazie a tutti! 🙂 Francesca C.
Il bello della vita è fermarsi un attimo ad ascoltare gli altri. Queste iniziative sono tutte da scoprire per scoprire noi stessi e gli altri. Scoprire veramente come siamo e cosa possiamo dare agli altri. Anche con un gesto o semplici parole. Grazie di tutto. Ciao a presto. Roberto F.
Da parte mia, un grazie a tutti voi che avete partecipato al workshop, mettendovi in gioco, con i sensi all’erta, e naturalmente a Chiara, grande amica e professionista, che ci ha condotti in un mondo nel quale si impara sempre qualcosa di nuovo su se stessi. Infine, un grazie particolare a Fernando Giobbi, che insieme a Chiara dirige la scuola Lotus, e che si occupa della grafica di tutto quello che riguarda il Progetto Nero su Bianco. Grazie per la tua pazienza e disponibilità, Fernando, e per essere capace di dare forma e colore a quello che di solito riesco a descriverti solo a parole.
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