Questo romanzo, che oltre a un titolo dispone di un sottotitolo (O delle cattive letture, delle scritture impure), ha un formato per me insolito e una copertina spettacolare che colpisce l’immaginario.
La storia è altrettanto surreale, di quelle che proprio non ti aspetti (e scoprire che ce ne sono che si interessano di altre parti del corpo come mani e peli, aumenta esponenzialmente lo sbigottimento e la curiosità).
Qui il protagonista, in una messa in scena continua, è il Naso con la N maiuscola che dà voce (anche se non è la Bocca con la B maiuscola, direi io) alle sue idee.
E il lettore si trova preso, coinvolto e accompagnato in questo dialogo, in un teatro, sulla valenza del Naso nel corso del tempo e nelle opere.
Si riconoscono dei rimandi ad altre opere, resi ancora più efficaci dalle bellissime immagini che chiudono ogni quadro. È un libro sicuramente “alternativo” che per questo merita di essere letto.
Uscire, ogni tanto, dagli schemi canonici non può far altro che bene.
Può rappresentare senz’altro un arricchimento. E non sto…prendendovi per il Naso!