10 cose da non dire a un Lettore Appassionato – e come difendersi

Il Lettore Appassionato (considerato dai più un essere in via d’estinzione, ma che in realtà è vivo e lotta insieme a noi) adora perdersi tra le pagine di un libro tanto da consacrare alla storia che lo sta assorbendo anche i più piccoli ritagli di tempo, dalla fila alla posta ai 10 minuti di cottura della pasta. Il Lettore Appassionato si isola completamente dal mondo nel giro di pochi minuti, e spesso torna alla quotidianità con fatica. Il Lettore Appassionato è una specie di essere umano generalmente pacifico, che ama condividere pareri e consigli ma sa anche godersi in silenzio il piacere di un romanzo, e più se ne sta buono buono, in cerca solo di un angolo comodo per acciambellarsi e dedicarsi alla sua attività preferita, più viene bersagliato da pareri non richiesti, dall’acume schiacciante al quale, a volte, è anche difficile reagire. Dato che il Lettore Appassionato è sì generalmente pacifico ma non è detto che sia condannato a essere indifeso, prendiamo in esame un numero arbitrario di tipiche esclamazioni o domande cui viene esposto e proviamo a elencare alcuni possibili modi di ribatterle o rimandarle al mittente 

  1. Stai sempre a leggere, ma non ti annoi?
    Non sai quanto, ma in effetti questa è la pena che devo scontare per i peccati della mia vita precedente. Se mi fermo proprio adesso perdo la precedenza acquisita e mi reincarno nel Bibliotecario del Vernacoliere
  2. Ma non è che a forza di leggere ti rovini la vista?
    Chi è che parla? Vieni più vicino, non ti riconosco
  3. Quanti libri! Ma li hai letti tutti?
    Certo, e tra un po’ ricomincio il giro! (Signori Non Lettori, un attimo di serietà: vi spiego perché non dovreste fare una domanda del genere a un Lettore Appassionato: perché molto probabilmente la quantità di libri che possiede è inferiore a quella dei libri che desidera e di gran lunga superiore a quella dei libri che riuscirà a leggere nella sua vita. E lui lo sa. Quindi questa domanda non farà altro che scavargli l’ennesima ferita nel cuore. Quindi. Abbozzate. Grazie.)
  4. Quanti libri! Con tutti i soldi che hai speso avresti comprato una macchina.
    Ma guarda che quando arrivo a mille li raccolgo tutti in un furgone, li porto in concessionaria e procediamo al baratto, comodo no? (da pronunciare con tono tra il candido e l’incredulo)
  5. Quanti libri! Come farai quando non avrai più posto? (variante Desperate Housewives: Ma come fai quando devi spolverare?)
    Allora! Signori Non Lettori, cos’è questo morboso interesse per le faccende domestiche? Perché diventate claustrofobici solo quando entrate a casa di un Lettore Appassionato? Avete visto troppe puntate di Sepolti in Casa? Dai, diamoci una regolata, non muore nessuno per un bilo stipato di libri. Tu, Lettore Appassionato, quando senti domande di questo tipo sospira e guarda un punto imprecisato fuori dalla finestra. A meno che tu non abbia la biblioteca nel seminterrato come a casa mia, funziona alla grande
  6. Cos’hai comprato? Un libro? Ma non ne hai già abbastanza?
    Torna al punto numero 4 e ripeti con tono ieratico
  7. Ma perché non li prendi in biblioteca?
    Eh. Qui non si riesce a svicolare senza fare riferimento a blande manie ossessivo-compulsive e disturbi da accumulo. A meno che non riusciate a pronunciare con nonchalance parole impossibili come “disposofobia” o “sillogomania”, che comunque vi spingono tra le fauci della domanda numero 5, attenzione a come vi muovete!!
  8. Mi consigli un libro per un ragazzo di terza media che non ne vuol sapere di leggere?
    No, mi arrendo, un modo ironico di ribattere a questa domanda non c’è. La questione è seria e ridurrà in lacrime un Lettore Appassionato in 3, 2, 1… Suggerisci di portare il giovane virgulto in libreria e lasciarlo libero di sfogliare, leggiucchiare, curiosare. Se nessuno è disposto ad affrontare un’impresa simile, offriti come accompagnatore. La passione per la lettura non è contagiosa, ma il contatto con qualcuno di seriamente appassionato, disposto a condividere piuttosto che catechizzare, ascoltare prima di indirizzare, può fare miracoli.
  9. Ammazza che mattone! Come fai a leggere un libro così lungo? Io non ce la farei mai. Ma infatti non lo leggo, lo uso per fare body building, vedi? Tu quanti chili alzi?
  10. No, io gli e-book no, non posso fare a meno dell’odore della carta
    Eh, vabbè. Questa frase è troppo spesso in bocca anche a Lettori Appassionati. Si può solo ribattere con storie paurose sugli acari (per i quali verrete compatiti, vi avviso), perché se direte che a volte vi piace risparmiare due soldini sui libri che vi incuriosiscono e basta finite scagliati al punto numero 7 (o tra storie di gente che sarebbe disposta a mangiare pane e cipolla pur di comprarsi tutti gli Adelphi che vuole), se direte che vi piace potervi portare in giro un apparecchio leggero con dentro tanto materiale da leggere verrete vessati con la storia che un libro cartaceo non ha bisogno di caricabatterie, e se accennate alla praticità di poter leggere di notte senza tenere sveglio il/la partner, vi troverete a parlare della vostra insonnia come del male da estirpare dall’umanità.

L’elenco è assolutamente parziale e non esaustivo, me ne rendo conto. D’altra parte non c’è scampo: un Lettore Appassionato verrà sempre inseguito da epiteti di rara originalità (no, Topo di Biblioteca non è un appellativo che fa sbellicare dalle risate), aneddoti imbarazzanti e domande strampalate, ma in tutto questo riuscirà a non perdere il filo, né la voglia di leggere 😉 Se desideri contribuire ad allungare la lista (e i suggerimenti su come ribattere) aspettiamo il tuo commento! 😉

 

One comment

  1. Valeria D' D'Angelo

    Salve sono Valeria . Ho letto tutte le domande…..mi sono sempre state fatte ed io da talpa, ma piu’ talpa non di puo’ ( diciamo talpa lumaca che appena le si dice o li si fa qualcosa si rinchiude nel suo guscio𓆉︎) ho sempre abbozzato, tanto da crearmi un blocco…..riprendo il punto 8, nel senso che dopo un po’ ho deciso d iscrivermi a un corso di scrittura creativa e non e’ che fa miracoli, intendiamoci, ma ha sbrogluato diversi nodi, che piu’ che stritolarmi mi stringevano troppo ! Poi da questo corso sono passata a un gruppo di lettura e qui e’ stato un passaggio fondamentale ma naturale. Si’ sono riuscita a riprendere cio’ che avevo perso.La scrittura, la lettura sono diventate non proprio la mie priorita’ , ma dei buoni cestini da gustare.

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