Settantaquattresima edizione del Premio Strega e una certezza: per il terzo anno di fila noi sappiamo già dove saremo la sera della finale, cioè ai Giardini Pro Patria per discutere, dibattere, tifare e proclamare il nostro vincitore, in attesa della proclamazione ufficiale.
Premio Strega 2020: il calendario
Gli Amici della Domenica quest’anno hanno avuto tempo fino a martedì 3 marzo per proporre i loro titoli che sono stati annunciati tramite i canali social del concorso a tranche di 5 titoli ciascuna. Al termine delle operazioni, i titoli proposti erano ben 54 (tanti, ma l’anno scorso erano 57, quindi non ci possiamo lamentare!)
Possiamo già chiamarli candidati? Non ancora.
Malgrado moltissimi addetti ai lavori usino comunemente questo aggettivo in questa fase (addirittura ho letto un piccolo editore che elogiava un suo autore per essere FINALISTA del Premio Strega, ma voglio considerare l’emozione di chi si vede sotto i riflettori di un evento tanto importante), dovremo attendere giovedì 12 marzo alle 12.00, quando sul sito del premio verranno resi noti i 12 titoli candidati alla LXXIV edizione del Premio Strega – (anziché domenica 15 marzo alle 12.30 dall’Auditorium Parco della Musica, perché purtroppo l’annullamento della manifestazione Libri Come. Festa del Libro e della Lettura a Roma ha imposto un rapido cambio di programmi agli organizzatori del premio).
Sarà da questo momento in poi che la giuria (400 Amici della domenica + 200 tra studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero + 40 lettori forti selezionati da 20 librerie indipendenti italiane + 20 voti collettivi espressi da scuole, università e circoli di lettura presso le Biblioteche di Roma = 660 aventi diritto) inizierà a leggere i 12 libri in gara e assegnerà la propria preferenza votandone tre ciascuno; lo scopo è quello di arrivare al 9 giugno con una cinquina, cioè i titoli FINALISTI che accedono alla seconda (e ultima) votazione, quella di giovedì 2 luglio, quando ogni giurato voterà per uno solo candidato e verrà eletto il vincitore dell’edizione 2020 del Premio Strega.
E noi, da qui, facciamo la #maratonastrega
Come ogni anno, dal 9 giugno in poi un membro dell’associazione adotterà un titolo della cinquina, lo leggerà e la sera del 2 luglio, mentre in TV andrà in onda la serata conclusiva del premio, ne parlerà al pubblico di #estatenerosubianco che poi sarà chiamato a dare anche la propria preferenza. La serata si chiama Maratona Strega, un po’ perché siamo appassionati delle maratone giornalistiche di Enrico Mentana (e gli invidiamo la sua parlantina), un po’ perché non ci giocheremo tutto in quella sera ma inizieremo da un po’ prima a prepararci all’evento: appena sarà resa nota la dozzina dei candidati, infatti, inizieremo a pubblicare contenuti a tema qui sul blog e sui nostri canali social, tutto sotto l’hashtag #maratonastrega
In cammino verso la Maratona Strega: l’elenco completo e le prime tifoserie
Iniziamo col dare un’occhiata alla lista completa dei 54 libri proposti, in rigoroso ordine alfabetico:
- Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani), proposto da Loredana Lipperini;
- Marta Barone, Città sommersa (Bompiani), proposto da Enrico Deaglio;
- Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), proposto da Teresa Ciabatti;
- Ilaria Bernardini, Il ritratto (Mondadori), proposto da Paolo Sorrentino;
- Gianluigi Bruni, Luce del Nord (Rubbettino), proposto da Antonio Pascale;
- Errico Buonanno, Teresa sulla Luna (Solferino), proposto da Chiara Gamberale;
- Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi), proposto da Sabino Cassese;
- Cynthia Collu, L’amore altrove (DeA Planeta Libri), proposto da Ferruccio Parazzoli;
- Pasquale Critone, Il tesoro sacrilego (Armando Editore), proposto da Antonio Augenti;
- Luciano Curreri, Volevo scrivere un’altra cosa (Passigli), proposto da Alessandro Barbero;
- Lidia Del Gaudio, Il delitto di via Crispi n. 21 (Fanucci), proposto da Marcello Ciccaglioni;
- Viola Di Grado, Fuoco al cielo (La nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli;
- Francesco Falconi, Gli anni incompiuti (La Corte Editore), proposto da Alessandro Perissinotto;
- Angelo Ferracuti, La metà del cielo (Mondadori), proposto da Paolo Di Stefano;
- Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), proposto da Margaret Mazzantini;
- Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore), proposto da Lisa Ginzburg;
- Valerio Gaglione e Fabio Izzo, Uccidendo il secondo cane (Oblomov Edizioni), proposto da Piero Mastroberardino;
- Giorgio Ghiotti, Gli occhi vuoti dei santi (Hacca), proposto da Biancamaria Frabotta;
- Gipi, Momenti straordinari con applausi finti (Coconino Press), proposto da Francesco Piccolo;
- Antonio Gnoli e Francesco Merlo, Grand Hotel Scalfari (Marsilio), proposto da Pietrangelo Buttafuoco;
- Laura Imai Messina, Quel che affidiamo al vento (Piemme), proposto da Lia Levi;
- Claudio Lagomarsini, Ai sopravvissuti spareremo ancora (Fazi), proposto da Laura Minervini;
- Francesco Longo, Molto mossi gli altri mari (Bollati Boringhieri), proposto da Marco Cassini;
- Leonardo G. Luccone, La casa mangia le parole (Ponte alle Grazie), proposto da Silvio Perrella;
- Pierluigi Luisi, Il posto dei fichi d’India (Aracne), proposto da Paolo Ferruzzi;
- Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio), proposto da Salvatore Silvano Nigro;
- Giuseppe Manfridi, Anya. La segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni), proposto da Claudio Strinati;
- Francesco Marino, Lo chef consiglia amore (Cairo), proposto da Lina Wertmüller;
- Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), proposto da Maria Pia Ammirati;
- Sebastiano Mondadori, Il contrario di padre (Manni), proposto da Giovanni Pacchiano;
- Raffaele Mozzillo, Calce. O delle cose nascoste (Effequ), proposto da Filippo La Porta;
- Margherita Nani, L’ospite – Le anatomie di Josef Mengele (Francesco Brioschi Editore), proposto da Ilaria Catastini;
- Gesuino Némus, L’eresia del Cannonau (Elliot), proposto da Arnaldo Colasanti;
- Rosario Palazzolo, La vita schifa (Arkadia), proposto da Giulia Ciarapica;
- Alfredo Palomba, Teorie della comprensione profonda delle cose (Wojtek), proposto da Antonella Cilento;
- Francesca Pansa, Nessuna notte è infinita (Rizzoli), proposto da Aurelio Picca;
- Renzo Paris, Miss Rosselli (Neri Pozza), proposto da Nadia Terranova;
- Valeria Parrella, Almarina (Einaudi), proposto da Nicola Lagioia;
- Paolo Pecere, Risorgere (Chiarelettere), proposto da Fulvio Abbate;
- Lorenza Pieri, Il giardino dei mostri (E/O), proposto da Martina Testa;
- Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax), proposto da Maria Ida Gaeta;
- Giovanni Ricciardi, La vendetta di Oreste (Fazi), proposto da Saverio Simonelli;
- Ilaria Rossetti, Le cose da salvare (Neri Pozza), proposto da Wanda Marasco;
- Lodovica San Guedoro, Amor che torni… Un’educazione sentimentale (Felix Krull Editore), proposto da Paolo Ruffilli;
- Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero (TerraRossa), proposto da Lorenza Foschini;
- Lorena Spampinato, Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti), proposto da Lidia Ravera;
- Olimpio Talarico, Cosa rimane dei nostri amori (Compagnia Editoriale Aliberti), proposto da Ferruccio de Bortoli;
- Marina Valensise, La temeraria. Luciana Fossati Gawronska, un romanzo del Novecento (Marsilio), proposto da Eva Cantarella;
- Chiara Valerio, Il cuore non si vede (Einaudi), proposto da Jhumpa Lahiri;
- Enrico Vanzina, Mio fratello Carlo (HarperCollins Italia), proposto da Masolino D’Amico;
- Piera Ventre, Sette opere di misericordia (Neri Pozza), proposto da Cesare de Seta;
- Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo), proposto dall’Accademia degli Scrausi;
- Daniele Vicari, Emanuele nella battaglia (Einaudi), proposto da Michele Dalai;
- Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM), proposto da Franco Buffoni.
Ci sono dei titoli che ci aspettavamo? Sicuramente Il colibrì, di Sandro Veronesi, il vincitore annunciato. Ricordi che la sua casa editrice, La Nave di Teseo, l’anno scorso aveva ben 5 titoli proposti, e che con La straniera (Claudia Durastanti) arrivò in cinquina? Diciamo che quest’anno è molto meno preponderante a livello numerico, ma ha davvero un pezzo da novanta! Se Veronesi dovesse vincere quest’anno farebbe il bis, dopo il suo Caos Calmo del 2006, un’impresa che prima d’ora è riuscita solo a Paolo Volponi, che nel 1965 ha trionfato con La macchina mondiale (Garzanti) e nel 1991 è tornato sul gradino più alto del podio con La strada per Roma (Einaudi).
Ma è sempre meglio non dare troppe cose per scontate: ci rovinerebbe il piacere dell’attesa e della scoperta di molti altri titoli interessanti. Io per esempio per la prima volta mi sono accostata alla lettura di Gianrico Carofiglio, che col suo La misura del tempo dovrebbe avere un posto garantito in dozzina, e vedere questo titolo tra i proposti di quest’anno mi ha fatto tornare in mente che, al momento del lancio, mi ero appuntata Emanuele nella battaglia di Daniele Vicari, perché con quest’opera l’autore dona una nuova voce a una vicenda, quella del “delitto di Alatri”, su cui il silenzio è calato troppo presto.
Il gruppo degli autori a cui siamo affezionati, o perché li leggiamo da un po’ o perché hanno transitato tra i nostri eventi, è un po’ meno nutrita degli scorsi anni, però per loro tifiamo assurdamente forte: Lorenza Pieri (Il giardino dei mostri) vale doppio, perché amiamo lei, la sua casa editrice (E/O) e il suo editor, Claudio Ceciarelli, Leonardo Luccone (La casa mangia le parole) pure, perché questo romanzo è il suo esordio in narrativa, nel bel mezzo di una magnifica carriera nell’editoria, in cui da tempo si prende cura in molti modi dei libri altrui.
Questo è l’anno di non uno, ma ben due graphic novel proposti allo Strega: quello di Gaglione/Izzo (Uccidendo il secondo cane) e naturalmente quello di Gipi (Momenti straordinari con applausi finti), proposto da Francesco Piccolo.
Un altro gioco che ci piace fare è andare a cercare qualche informazione in più sui testi in base a chi li ha proposti: è così che posiamo gli occhi su Teoria della comprensione profonda delle cose di Alfredo Palomba, suggerito da Antonella Cilento, e su La vita schifa di Rosario Palazzolo, perché dopo che Giulia Ciarapica ci ha fatto innamorare di Davide Grittani e il suo La rampicante, l’anno scorso, non la perdiamo d’occhio. Cos’ha proposto Nadia Terranova, una delle letture più toccanti della scorsa edizione? Miss Rosselli di Renzo Paris (oh, Neri Pozza, non smettere mai di regalarci libri straordinari sulla memoria di donne straordinarie!). Marco Cassini ci fa innamorare di Molto mossi gli altri mari, una delle copertine più sognanti di questa edizione, di Francesco Longo, e Nicola Lagioia su Il cuore non si vede di Chiara Valerio.
C’è molta piccola e media editoria di sostanza: minimum fax con Remo Rapino, Hacca con Giorgio Ghiotti, Fandango con Johnatan Bazzi, NNE con Alessio Forgione, effequ con Raffaele Mozzillo, SEM con Gian Mario Villalta, Chiarelettere con Paolo Pecere, solo per citare le case editrici che frequentiamo di più.
Da qui al 12 marzo dovremo rallentare un po’ i ritmi degli eventi e delle lezioni, quindi ne approfitteremo per stare un po’ più online e a giocare a indovinare quali potrebbero essere i libri che rientreranno tra i 12 candidati. Hai già qualcuno per cui tifare? Hai già il tuo pronostico? Segui l’hashtag #maratonastrega e le stories su instagram: alla fine vedremo chi ci è andato più vicino!
QUATTRO VOLTE ALLO STREGA IN CINQUE ANNI. La nostra autrice, Lodovica San Guedoro, senza disporre di protezioni, sembra diventata una presenza fissa al più prestigioso premio letterario italiano: come si spiega ciò? Che sia il valore dei suoi libri a permetterle di trovare ogni volta un giurato (o due) disposto a presentarla? E, se così fosse, non sarebbe il caso che la stampa nazionale desse risalto alla cosa in modo da indurre il Comitato Direttivo a includerla finalmente nella dodicina? JOHANNES HOERICHT/FELIX KRULL EDITORE
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