Audiolibri per principianti: la mia esperienza con Audible

Dopo le due guide su come iniziare a usare un e-reader Kindle e su come risparmiare soldi con la stessa famiglia di dispositivi, che ancora oggi dopo più di un anno di distanza sono tra i post più letti di questo blog, oggi ti racconto come ho iniziato a esplorare il mondo degli audiolibri attraverso la piattaforma Audible. Anche in questo caso, alcune delle mie riflessioni sono abbastanza generiche, mentre altre ti serviranno se hai intenzione di esplorare questo tipo specifico di servizio.

Partiamo dall’esigenza che avevo quando ho deciso di provare gli audiolibri: la mia vita quotidiana prevede che io passi al volante più tempo di quanto vorrei. Se per qualche anno sono riuscita a fare buon viso a cattivo gioco ascoltando la radio o pensando a voce alta durante la guida, nell’ultimo anno mi sono resa conto che ogni volta che accendevo il motore il mio pensiero volava al conteggio delle ore perse a discapito di altre attività come, appunto, la lettura. Paradossalmente, quando usavo i mezzi pubblici la mia vita era più scomoda e complicata, ma leggevo di più, perché da passeggera non avevo altre responsabilità che quella di scendere alla fermata giusta (impresa in cui non sempre sono riuscita, ma questa è un’altra storia), mentre la guida non lascia molto margine ad attività collaterali. Ho ricordato una chiacchierata di molti anni fa con un rappresentante, che ogni giorno percorreva molti chilometri da un capo all’altro della Toscana, che mi diceva di quanto si divertisse ad ascoltare audiolibri in auto: all’epoca lui acquistava (o noleggiava in biblioteca) dei cd che erano facili da maneggiare e portare con sé in auto, e si riteneva molto soddisfatto di questa esperienza.

Quello che mi tratteneva era il timore di distrarmi: dalla lettura, perché la strada a volte ti entra nei pensieri e non ti lascia molto spazio libero, o (peggio) dalla guida, perché per me le parole degli altri tendono a essere ipnotiche. Ho riflettuto: non sempre, stando in poltrona con un libro in mano, la mia mente riesce a isolarsi del tutto dal resto, e può capitare che gli occhi scorrano su una pagina senza che io riesca a capire una parola di quello che sto leggendo. Per la questione della guida invece mi sono detta che, se riesco a parlare con un passeggero senza perdere il controllo del mezzo non vedo perché dovrei avere problemi di questo tipo con un audiolibro. In entrambi i casi la conclusione poteva essere solo una: PROVARE.

Mi stavo iniziando a informare per cercare qualche traccia gratuita in rete quando Beatrice, sapendo che anch’io sono iscritta ad Amazon Prime, mi ha consigliato Audible.
Audible, una società controllata da Amazon, è un fornitore di audiolibri, podcast e serie originali. Ai suoi servizi si accede tramite abbonamento al costo di 9,99€ al mese, ma per gli utenti Prime c’è un mese di prova gratuita e un anno in cui il prezzo mensile è bloccato a 7,99€.

Ci si iscrive, si inizia a esplorare la piattaforma, suddivisa in novità, classici e sezioni di vario tipo, si scarica l’app*, si salvano i libri nella propria libreria e, solo nel momento in cui si decide di iniziare un dato titolo, lo si scarica sul dispositivo e si ascolta. La libreria ha uno spazio virtualmente illimitato, ma dato che per l’ascolto occorre scaricare, il limite in quel caso è rappresentato dallo spazio sul dispositivo, quindi ti sconsiglio di scaricare più di un paio di testi contemporaneamente (puoi ascoltare un estratto prima di prendere decisioni, in caso): il vantaggio, però, è che a quel punto il consumo dei dati è a zero e quello della batteria è quasi irrilevante.

Se invece preferisci ascoltare da pc, puoi usare Audible Cloud Player senza dover scaricare alcun file, e questo non conta come app, però ricorda che ti serve una connessione stabile: penso che questa opzione possa andare bene per chi passa la pausa pranzo in ufficio e pochi altri, però magari per te è valida e te la voglio segnalare anche se io, in tutta sincerità, non l’ho mai provata.

*si può scaricare l’app su 10 dispositivi al massimo: non so voi, ma io è tanto se ho scaricato su cellulare e tablet!
È qui che Massimo e io abbiamo deciso di lanciarci nell’impresa più audace della nostra storia dopo quella di aver fuso le nostre due librerie:
abbiamo deciso di condividere l’account in modo che il suo dispositivo rientri tra i 10 che mi sono stati concessi, e addirittura quando viaggiamo insieme a volte scegliamo un titolo che come tempo di lettura possa coincidere con il tragitto che percorreremo, in modo da ascoltarlo insieme

 

Quando l’ascolto inizia, dicevamo, parte il conteggio del tempo trascorso e di quello che ancora abbiamo davanti, quando ci si interrompe rimane il segno (ma è anche possibile piazzare dei segnalibri) e si può tornare indietro o andare avanti 30” alla volta. Si può anche regolare la velocità di lettura, anche se ti avverto: sotto o sopra un certo range di velocità la voce viene modificata in un modo innaturale e si perde la piacevolezza dell’ascolto.

Com’è andata la mia prova? Benissimo, ma ormai l’avrai capito. Non c’è mai stato un momento in cui l’ascolto mi ha distratta dalla guida, e quando mi accorgo che la voce va ma la mia testa è da un’altra parte mi limito a mettere in pausa. Ho ascoltato con molta soddisfazione durante le mie camminate al mare e nei boschi e, con l’aiuto degli audicolari wireless, anche mentre cucino o faccio le pulizie di casa. Il mio prossimo step saranno i podcast, perché l’unica cosa che mi manca della radio è la possibilità di sentir discutere le persone, e trovo che certi podcast che ho adocchiato possano fare al caso mio.

Mi piacerebbe poter creare gruppi o cartelle per classificare i libri che ascolto, ma dato che condivido l’account con Massimo va bene anche attenersi ai parametri di base tipo recenti, titolo, autore o durata.

Un voto a questa esperienza? Dieci e lode.

Questo significa che ho smesso o che smetterò di leggere/comprare libri (cartacei o digitali, non fa molta differenza a questo punto)? No, significa solo che ho un’opzione in più. In questo momento mi sono accorta che sto usando Audible per i libri del momento, quelli che ho già letto e voglio rinfrescare, certi classici che mi vergogno di non aver ancora letto o quelli di grandi case editrici, Kindle per scaricare novità, occasioni o libri in lingua straniera, mentre i libri che continuano a entrare fisicamente in casa sono quelli dei piccoli e medi editori che vogliamo sostenere in modo tangibile.

Cosa ne penso della convinzione che “ascoltare l’audiolibro non è leggere”? Che è vero, leggere è leggere e ascoltare è ascoltare. Se è vero che tutti abbiamo iniziato la nostra vita di lettori come ascoltatori, però, non accetto la vena di snobismo che talvolta permea questa affermazione: questi campanilismi non fanno bene ai lettori, alla lettura, alla cultura. Non avremo la medaglia di lettore dell’anno in nessun caso, quindi rilassiamoci e godiamoci una bella storia, e la libertà di farlo attraverso il supporto che più ci aggrada.

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