Non c’è modo di trovare un titolo più accattivante, ammiccante, frizzante: un post che contiene i bilanci di fine anno deve avere un titolo che annunci con fierezza il suo scopo. Non che sia una rarità di questi tempi, ma che volete farci?
Con il 2017 si conclude il nostro quattordicesimo anno di attività (il quinto da quando siamo diventati una scuola strutturata in biennio e corsi di approfondimento) e noi abbiamo veramente voglia di fare dei semplici – ma importantissimi – bilanci.
Nel 2017
- abbiamo visitato una grande quantità di eventi dedicati all’editoria (il Salone Internazionale del Libro a Torino, l’immancabile Pisa Book Festival, L’anno che verrà a Pistoia e una puntatina al Book Pride di Milano) e comprato una quantità vergognosa di libri, infatti ⇒
- abbiamo finito lo spazio per i libri in taverna, e tra un po’ finirà anche quello delle Billy che abbiamo in studio
- abbiamo ascoltato, stretto la mano (e talvolta chiesto l’autografo) a persone che probabilmente non sanno di avere un posto così importante nei nostri corazon, e invece ce l’hanno, e ne hanno ben donde
- abbiamo continuato a formarci nel campo dell’editoria e dell’editing, con Pietro Biancardi, Marco Cassini, Luca Briasco e Vanni Santoni, a Milano e a Roma, traendone la conclusione che sì, l’editoria fatta con coscienza esiste ancora e non si deve smettere di aspirarvi
- abbiamo visto dare alle stampe La Piazza in Mezzo al Mare, il primo romanzo del nostro ex alunno Andrea Fanetti (e io alla presentazione mi sono anche commossa e non mi vergogno a dirlo)
- nei nostri corsi e workshop abbiamo conosciuto persone nuove, belle, stimolanti, e ritrovato vecchie conoscenze sempre piacevoli da avere accanto
- abbiamo avuto il nostro primo copione! Ma non nel senso di copione teatrale: un tizio che ha copiato/incollato il nostro logo e l’ha usato per la sua pagina Facebook. Un messaggio privato con la voce impostatissima è bastato a far rientrare l’emergenza, ma sulle prime che scompiglio!
- Massimo ha iniziato a dedicarsi al suo nuovo romanzo, a me è tornata un po’ di voglia di tradurre
Ma SOPRATTUTTO siamo diventati un’associazione.
Abbiamo alle spalle la lunga, bellissima esperienza come “costola dell’associazione Lotus che si occupa di scrittura creativa”, e di certo la porteremo dentro ovunque andremo, ma quest’anno è arrivato il momento di fare il grande salto per poter investire e scommettere sul nostro lavoro. Perché quest’anno – ed è questa la cosa più preziosa, ma anche più difficile da interiorizzare – è stato l’anno delle cose fatte in due, dei compiti spartiti, delle riunioni organizzative fatte alla scrivania del nostro studio o nel bel mezzo di un parco ad Amburgo, con un quaderno, una penna, parole che si accavallano e nessuno dei due che voglia cedere di un millimetro. Progetto Nero su Bianco, che è sempre stato il mio progetto, è diventato il nostro progetto. Un passo breve e del tutto naturale, certo, ma voi ve lo ricordate quanto tempo ci avete messo a imparare a camminare? Ecco.
E quindi, nel 2017
- Progetto Nero su Bianco ha superato i 40 soci
- il blog che state leggendo ha avuto una veste nuova e, dallo scorso ottobre, una programmazione regolare
- la newsletter, dopo 3 anni di attività, è arrivata a quasi 100 iscritti
- abbiamo avviato due corsi base, uno a Piombino e uno a Suvereto, e il corso di approfondimento a Piombino
- abbiamo investito per dotare l’associazione di attrezzature necessarie alle attività didattiche e realizzare i primi gadget personalizzati
- abbiamo capito che ogni cosa ha la sua velocità e quel che che è più difficile è stabilire quando è il momento di accelerare o frenare, ma che l’essere in due a valutare le cose aiuta a non dover inchiodare di colpo o sobbalzare al primo suono di clacson
E cosa ci ripromettiamo per il 2018?
- dato che siamo della squadra dei lenti ma inesorabili, la prima cosa che ci ripromettiamo è quella di consolidare i risultati ottenuti fin qui, con la speranza che chi ci segue già continui ad apprezzarci e che prosegua la tendenza a incontrare persone nuove
- abbiamo intenzione di dedicare del tempo a ciò che mi va di chiamare “la riforma della newsletter” perché, oltre a essere una sorta di bollettino dell’associazione come è oggi, diventi funzionale anche all’ambizione più grande che abbiamo per il prossimo anno:
- lanciare anche un corso online, per chi non ha tempo, ha orari strani o, semplicemente, è lontano. Ci pensiamo da tanto, e forse questo è l’anno giusto.
E per te, per cosa potrebbe essere l’anno giusto? Al di là degli sciocchi buoni propositi, cosa desideri, cosa porterai a termine nel 2018?
Pensaci, concentrati… e mettiti al lavoro!
Ricorda che una persona creativa può arrivare dove vuole, quindi non ti resta che metterti in cammino.
Buon anno,
Irene&Massimo.
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