Buongiorno! Oggi partiamo belli carichi con un’intervista a tre donne molto particolari, che potremmo definire DIFETTOSE, se non si definissero così già da sole. Una di loro la conoscerete domani sera al
l’evento “Tutte le sfumature di… Progetto Nero su Bianco“, ma intanto godiamoci questa chiacchierata con Elena, Beatrice e Alice 🙂
Chi siete? Cosa fate? Presentatevi!
Donne Difettose è un blog nato nel 2016 dall’idea di Elena Ciurli, Beatrice Galluzzi e Alice Scuderi.Attraverso interviste e approfondimenti parliamo di scienziate, scrittrici e artiste che hanno fatto scelte controcorrente,
ma per non prenderci troppo sul serio forniamo consigli domestici inutili e ricette del cornuto, riportiamo sfoghi di madri snaturate e molto altro.
Siamo diverse l’una dall’altra, e ognuna di noi arricchisce il progetto con la sua personale (e discutibilissima) visione della realtà, femminile, e non solo.
Chi/cosa vi ispira?
In generale le donne che sanno rischiare, e cercano di togliersi l’abito consono all’occasione se e quando lo desiderano, poi ognuna di noi ha le sue personali Muse. Però tutte e tre amiamo le storie che lasciano dubbi, insinuano tarli, e qualche volta fanno sprofondare nel lato oscuro, senza mezze misure. Non ci piacciono le facili consolazioni.
Ma fondamentalmente, chi è una donna difettosa?
Una donna che guarda al di là degli stereotipi di genere, e allo stesso tempo può confessare di essere un cliché senza alcuna vergogna. Una donna difettosa ascolta Marylin Manson e piange per la morte di Bambi. Adora i tutorial di Clio Makeup e legge Palahniuk. Prepara muffin decorati da unicorni e ripara lavandini. Cose così insomma, gli esempi tenderebbero all’infinito. Ma soprattutto una donna difettosa cerca di fare sempre ciò che ama, trovando ogni modo possibile per guadagnare il suo tempo, tagliandolo dalle faccende obbligatorie, e troppo spesso inutili.
Quanta strada c’è ancora da fare nella lotta agli stereotipi di genere? Quali sono più evidenti, quali più occulti nella nostra società? Come li combattete voi ogni giorno?
Moltissima. Soprattutto il binomio “donna bella e intelligente” non è ben tollerato né dal genere maschile, ma purtroppo neanche dal genere femminile. Se una donna è bella deve lottare il doppio per far sentire la propria voce. E se una donna è bella e di successo, sicuramente per molti (anche quelli – donne comprese – che si dichiarano liberali e aperti) non lo ha ottenuto per meriti intellettivi, ma per altre doti. Una donna viene comunque sempre valutata anche per l’aspetto fisico: per il suo taglio di capelli, il seno, la cellulite. In ambito letterario poi gli stereotipi sono duri a morire: ci sono generi che vengono ancora associati solo agli uomini, come il noir per esempio. Proprio per questo le Donne Difettose cercano di sostenere il talento femminile, qualunque forma esso abbia.
Siete reduci dal vostro primo concorso letterario: com’è stata questa esperienza?
A dicembre del 2017, in una crisi d’abulia portata dall’inverno, abbiamo organizzato un contest letterario per reclutare altre donne che avessero voglia di tirare fuori il loro “lato oscuro”, e metterlo assieme a noi in un’antologia a tema.
Ecco come ha preso vita il concorso The Dark Side of the Woman, che è stato lanciato a gennaio 2018 e si è chiuso a fine marzo 2018, in collaborazione con la casa editrice Edizioni Il Foglio. Gratuito e aperto a livello internazionale a tutte le autrici maggiorenni, aveva la sola limitazione di genere, che doveva rientrare nel giallo, thriller, noir o comunque avere in qualche modo un dark side.
Siamo rimaste piacevolmente sorprese dal fatto che molte donne volessero esplorare le loro zone d’ombra, perché i racconti arrivati sono stati centinaia, e da ogni parte d’Europa. Il lavoro più duro è stato fare una prima scrematura, perché abbiamo dovuto tener contro dei nostri discutibili e personalissimi gusti.
Per valutare le opere nella fase definitiva è venuta in nostro aiuto una straordinaria giuria al femminile: Cristiana Astori, Veronica Galletta, Giorgia Lepore e Serena Scuderi; e ad avere l’ultima parola è stato Gordiano Lupi, il direttore della casa editrice. È stata un’esperienza eccitante e faticosa, quasi una battaglia, che ha lasciato a terra qualche ferito. Ma ora che siamo in dirittura d’arrivo non vediamo l’ora di vedere la nostra antologia, che sarà presentata ufficialmente durante la serata di premiazione del concorso The Dark Side of the Woman, sabato 21 luglio alle ore 21,15 alla Torre di San Vincenzo.
Questa serata aprirà anche il festival “Scrittrici in Noir”: spiegateci cos’è e perché non possiamo fare a meno di partecipare!
Il festival Scrittrici in Noir, che abbiamo organizzato in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune di San Vincenzo, sarà un evento unico nel suo genere perché interamente dedicato ad autrici italiane di romanzi neri. Dopo la premiazione del 21 luglio – che coinciderà con la Notte Rosa e sarà condotta dalla speaker radiofonica e giornalista Sara Chiarei (Radio Stop)- le protagoniste delle altre serate saranno Cristiana Astori (traduttrice e scrittrice di gialli per Mondadori ed Elliot Edizioni) che il 22 luglio presenterà, durante l’evento “Dissolvenza in noir con delitto”, il suo ultimo romanzo Tutto quel buio (Elliot 2018); il 5 agosto Violetta Bellocchio (scrittrice, traduttrice e docente della scuola Holden), durante la serata “La distopia dietro la macchina da presa”, presenterà La festa nera (Chiarelettere, 2018); il 1 settembre Giorgia Lepore (storica dell’arte e archeologa, autrice per le edizioni E/O e definita da Maurizio de Giovanni “…la vera, grande nuova voce del romanzo nero italiano”) nella serata “Un romanzo nero sull’infanzia violata”, presenterà il terzo capitolo del suo noir Il compimento è la pioggia (E/O, 2018).
Le tre talentuose scrittrici, con uno stile narrativo molto diverso l’una dall’altra, saranno presentate da Veronica Galletta, scrittrice finalista al Premio Calvino e docente di scrittura creativa presso la Scuola Carver di Livorno. Che ne dite? Si può forse mancare? Vi aspettiamo numerosi!