Non lasciatevi abbindolare dalla mole del libro perché questo volumetto di sole 142 pagine in realtà è un molosso da maneggiare con le dovute precauzioni e da digerire pagina per pagina, lentamente, molto lentamente!
La protagonista, di cui viene taciuto il nome, dopo aver subito un trauma paragonabile a un lutto e affrontato un trasloco, salda della sua laurea in filosofia decide di procedere con un esperimento per le successive sei settimane: seguire settimana dopo settimana una corrente filosofica antica e sposarne i precetti in ogni aspetto della vita.
La donna, ripercorrendo e ampliando i suoi studi universitari, si imbatterà ogni settimana in una corrente filosofica diversa (da Pitagora ad Apelle lo scettico) per lenire il suo dolore.
Imparerà così non solo a vivere di poco e a godere di ciò che ha, ma anche a riscoprire l’ amicizia, a vedere con nuovi occhi il lavoro da freelance, a scremare i suoi desideri e a non rimpiangere più, mai più, ciò che è stato e non è più.
Libro complesso per l’apporto teorico di filosofia di cui è intriso, da leggere con calma e serenità anche quando,magari occorrerà ritornare più volte su un concetto base di ordine filosofico prima di capirlo appieno.
Indubbiamente da leggere e, perché no, magari provare a seguire l’esempio della protagonista.
Per lettori convinti, astenersi perditempo.