-18 a Natale.
Se siete come me, l’idea di dover acquistare i regali da fare alle persone più care non vi ha ancora sfiorato il cervello e tra una decina di giorni, sempre se siete come me, sarete nel panico più completo perché avrete mille cose da fare e non avrete neanche mezz’ora di tempo per uscire a comprare una bottiglia di vino da aprire in compagnia.
Allora, solo allora, correrete in una libreria per rifugiarvi in un grande classico: un libro. Facciamo due.
Così vi troverete a passare in rassegna scaffali di libri, a saltare da una costola all’altra senza neanche darvi il tempo di finire di leggere un titolo (figuriamoci una quarta di copertina!) nella speranza di essere attratti da… già, da che cosa?
Niente paura, quest’anno il problema ve lo risolvo io: ecco due libri che valgono l’acquisto.
Chris Offut, Nelle terre di nessuno, Minimum Fax
Volete sapere come funziona l’America che non sia città, metropoli; che non sia quella, raccontata fin troppo spesso, degli eccessi, delle cose enormi e sbalorditive? Bene, allora lasciate il centro, i quartieri sovraffollati, lasciate persino le periferie e addentratevi nelle terre in cui nessuno ha mai voglia di farsi un giro. In quelle del Kentucky per esempio, dove troverete vecchi bar, luoghi abbandonati, desolati, in cui piccole comunità continuano ad andare avanti, a denti stretti ma con la voglia di tenere in alto testa e cuore.
“Le storie di Offut raccontano una certa America, meglio di mille spiegazioni,” così mi ha detto Luca Briasco, editor di straniera di Minimum Fax quando a Pistoia, all’evento L’anno che verrà, mi ha proposto questo autore. Eravamo allo speed date letterario, il faccia a faccia casa editrice-lettore mirato a suggerire un libro adatto ai gusti del lettore stesso, e gli sono bastate davvero poche parole per convincermi; e sì, il libro è pari alle aspettative.
Tiffany Watt Smith, Atlante delle Emozioni Umane, UTET
Vi siete mai trovati davanti alla TV, di fronte a qualcuno che si appresta a fare una colossale figuraccia, magari preannunciata, senza riuscire a sostenere lo sguardo… del televisore?
Allora cambiate canale, vorreste quasi spengere la TV ma non riuscite a trattenervi, così tornate a sbirciare per vedere come è andata a finire ma, no, è troppo, non ce le fate, cambiate di nuovo canale…
In realtà non è vero che non riuscite ad affrontare lo sguardo del televisore (per fortuna!): siete soltanto colti da quella che gli spagnoli chiamano Vergüenza ajena, la vergogna per gli altri.
Come lo so?
È una delle centocinquantasei emozioni catalogate e analizzate con cura dall’autrice, che ha spaziato in lungo e largo nelle culture di mezzo mondo per trovare corrispondenze e differenze; emozioni che, come dice il sottotitolo, “abbiamo provato, non sappiamo di aver provato, non proveremo mai”.
Certo, i puristi dell’argomento potranno obiettare che non tutte queste sono propriamente emozioni, ma concetto rimane, così come il lavoro di aver sottolineato ancora una volta quanto le emozioni e il loro modo di esprimersi siano comuni a tutte le persone di questo mondo.
Eventualmente cambia, per l’appunto, il modo di chiamarle.
Libro ben fatto, anche nella cura dell’edizione, che ci aiuta a scoprire e a dare un nome a ciò che sentiamo e ma non riusciamo a inquadrare.
E se questi titoli proprio non vi ispirano? Potete sempre aspettare la prossima settimana, per il post con i suggerimenti da parte di Irene. A quel punto, se siete come me, sarete già così sotto pressione per i regali di Natale che qualsiasi consiglio andrebbe bene, ma datemi retta: scegliete con calma, ché il libro perfetto per ognuno di noi esiste, basta solo saperlo cercare.
Pingback: Libri da regalare a natale - Amitav Ghosh - Alexandra Kleeman
Pingback: Idee per incartare un libro a Natale - Progetto Nero su Bianco
Pingback: Idee regalo per amanti della lettura (e della scrittura) - Progetto Nero su Bianco
Pingback: 25 anni di Minimum Fax + 25% di sconto su tutto il catalogo = i 25 libri che secondo me non devi perderti - Progetto Nero su Bianco