La nostra estate insieme è stata lunga – 8 incontri spalmati tra luglio e agosto, più la serata finale dei corsi a giugno e la serata che sto per presentarvi, con cui si arriva a 10 – calda, piena di idee, di persone, di zanzare, di tramonti, di nuove e vecchie conoscenze. Ce la siamo disegnata addosso e ci riconosciamo in quello che abbiamo fatto, qualcosa di semplice, appassionato, onesto. Adesso è il momento del gran finale.
Finiamo in grande, perché grande è la persona che ospiteremo: Marco Santagata. A me viene spontaneo accompagnare il suo nome al titolo di professore perché è come professore di Letteratura Italiana presso la facoltà di Lettere di Pisa che l’ho sentito nominare la prima volta, molti anni fa. Malgrado io fossi una studentessa di Lingue e Letterature Straniere, il suo nome percorreva quel paio di centinaia di metri che separavano le due facoltà e riscuoteva il rispetto di studenti che mai lo avrebbero incrociato nel suo percorso; molte persone che sono state sue allieve possono confermare che quell’alone mitico che accompagnava il suo nome se l’era guadagnato sul campo giorno dopo giorno, tra aule ed esami, lezioni e seminari, finché, di recente, non ha concluso la sua carriera di insegnante.
Ma a fianco di questa lunga e brillante attività, accompagnata da quella di critico e storico della letteratura, c’è anche quella di narratore, che lo ha portato a essere conosciuto a un pubblico più esteso e a mettere in fila una serie di successi e riconoscimenti di tutto rispetto, dal Premio Campiello 2003 con Il Maestro dei Santi Pallidi allo Stresa Narrativa nel 2006 con L’Amore in sé, per non menzionare Come Donna Innamorata con cui lo abbiamo visto finalista al Premio Strega nel 2015. Molte delle sue opere, edite da Guanda e Mondadori, sono punteggiate dal rapporto tra vita, arte e letteratura che già diverse volte durante #estatenerosubianco abbiamo cercato di approfondire.
Adesso è il momento di interrogare il professor Santagata, andando ancora un passo avanti: cercando di indagare il ruolo della cultura letteraria nella società moderna e ipotizzare le prospettive con cui le nuove generazioni di studenti e insegnanti potrebbero approcciarsi allo studio delle discipline umanistiche. Sarà Marco Del Colombo a condurre la serata, insieme a ospiti che, vivendo in prima linea questo tipo di tematica, contribuiranno a un dibattito cui tutti i presenti saranno invitati a partecipare. Naturalmente si parlerà anche delle opere di Marco Santagata, quindi se di recente avete letto qualcosa di suo preparate delle domande succose. E se non avete letto ancora niente? Questa è una buona occasione per farlo!
A margine dell’incontro vi daremo il calendario delle prossime attività che abbiamo in programma e sarà possibile procedere al tesseramento per il nuovo anno associativo, iscriversi alla newsletter e manifestarci il vostro amore in tutte le forme che volete. Ricordatevi che anche noi siamo fantasiosi e che possiamo escogitare molti modi per esprimere il nostro amore per voi ♥
La formula della serata è la solita: ai Giardini ProPatria dalle 19.30 apericena a cura del punto ristoro della Cooperativa Sociale Fuorischema, inizio dell’incontro gratuito alle 21.00. Incrociate le dita per il meteo. Passate parola. Non mancate. Non ve ne pentirete.