L’idea è stimolante e il progetto è ricco e ben strutturato, dimostrazione che quando le cose sono fatte con passione, mettendo in gioco competenze reali e concrete, non può che nascere qualcosa di buono. Il Treno Letterario è il risultato di una partnership tra il comune di Cecina (LI) e quello di Volterra (PI) in risposta a un bando della regione Toscana per la valorizzazione delle linee ferroviarie periferiche. Fondamentale l’apporto dell’agenzia Samovar di Pisa, che si è occupata della parte relativa alle prenotazioni e all’accompagnamento, e Toscanalibri.it che ha curato la promozione. 6 viaggi in treno tra Cecina e Saline di Volterra o viceversa, da marzo a maggio, in compagnia della storia degli Etruschi, dei Romani e di Carlo Cassola.
Il mio compagno e io abbiamo partecipato al primo dei 6 appuntamenti in calendario, dal titolo “I luoghi di Carlo Cassola – in viaggio con Daniele Luti”. Prenotare è stato molto facile perché la pagina messa a disposizione da Samovar è chiara e semplice da usare – in realtà io ho un problemino tecnico ce l’ho avuto, al momento di finalizzare il pagamento, ma dipendeva da me e non dall’organizzazione, e quando mi sono rivolta a loro ho ricevuto aiuto tempestivo contornato da una gentilezza ineguagliabile, quindi anche se non siete troppo a vostro agio con la tecnologia mi sento di consigliarvi di mettervi in contatto con l’agenzia (info@samovargroup.it) e riuscirete ad avere i vostri biglietti senza impazzire.
Alle 10 di domenica 13 marzo tutti a bordo della Littorina, lo storico treno impiegato per questa tratta, che per alcuni anni è stata coperta da bus sostitutivi ma che dal 2013 è tornata ad avvalersi di 6 corse al giorno per collegare la costa con l’entroterra.
Certo, all’epoca in cui la ferrovia è stata costruita c’era anche una cremagliera che congiungeva Saline di Volterra a Volterra, separate da pochi chilometri ma da un dislivello di più di 400 metri, ma adesso a Saline si scende, si sale su un bus e si prosegue fino a Volterra. Non è l’ideale per chi soffre di mal d’auto, ma il tragitto è piuttosto breve e con le classiche precauzioni contro questo disturbo il viaggio risulta meno spaventoso del previsto. Per tutto il percorso, sul treno prima e sul bus poi, qualche parola da parte degli organizzatori e alcune letture da “Ferrovia Locale” di Carlo Cassola. Purtoppo sul treno il sistema di audiodiffusione non funzionava alla perfezione, rendendo difficile l’ascolto delle letture: Mike Bongiorno o Pippo Baudo si sarebbero giustificati con la famosa frase “Il bello della diretta” e io, da utente e da organizzatrice vi garantisco che, se per un evento d’esordio come questo ci sono margini di miglioramento solo su aspetti del genere, significa che tutto il resto è già perfetto.
Al nostro arrivo a Volterra ci siamo fermati in un punto panoramico della città a contemplare il panorama e ad ascoltare un’introduzione a cura del professor Renato Bacci (purtroppo Daniele Luti non era presente come da programma, ma è stato sostituito da un collega altrettanto appassionato). L’aria era tutt’altro che primaverile e il momento di recarci al palazzo comunale per la lezione su Cassola è stato accolto con doppia gioia: quella di ascoltare argomenti interessanti in un edificio pieno di storia e bellezza, e quella di sfuggire al maltempo.
Una bella chiacchierata su Cassola, sul suo rapporto con la scrittura e con questa area geografica, ripercorrendo di pari passo le fasi della carriera e della biografia dell’autore: il rischio di risultare prolissi ed eccessivamente accademici è stato sventato in modo molto piacevole dal professor Bacci, di cui mi sono fatta l’idea di una persona serie e preparata ma soprattutto un buon comunicatore.
Al termine dell’incontro il gruppo si è diviso per il pranzo (c’è anche la possibilità di prenotare un pranzo convenzionato al momento dell’iscrizione all’evento) e prima di lasciare Volterra ci siamo dati di nuovo appuntamento in piazza dei Priori per godere lo spettacolo sempre unico del Gruppo Storico Sbandieratori e Balestrieri Città di Volterra.
Dalla foto non si capisce né quanto siano bravi, né quanto vento ci fosse in piazza al momento dell’esibizione, ma se vi dico che perfino per noi spettatori, a momenti, era difficile sopportare le folate d’aria tagliente che spazzavano la piazza, avrete la misura di quanto la bravura del gruppo sia stata impareggiabile anche in questa occasione.
E poi il rientro. Bus, treno e la voglia di mettersi a leggere (o rileggere) Cassola.
I prossimi incontri saranno dedicati a Etruschi e Romani, con Stefano Cantini, Marco Vichi, Marco Buticchi e altrettante esperienze da vivere con interesse e curiosità. Poi si chiuderà a maggio con un altro viaggio sulle orme di Carlo Cassola, con l’augurio di ripetere ciclicamente eventi di questo tipo.
Guardate il calendario (qui trovate il programma completo degli appuntamenti) e prenotate, non ve ne pentirete!